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Dirty Dancing Recensione: questi “Balli Proibiti” piacciono ancora

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Dirty Dancing Recensione: questi “Balli Proibiti” piacciono ancora –
a cura di Luana Savastano –
[dropcap]S[/dropcap]i dice spesso che l’unione fa la forza. Ed è proprio il cast, nel suo insieme, a dare al Dirty Dancing firmato Wizard Productions quella forza e quell’energia che permettono allo spettacolo di vivere di una luce intensa, rimanendo assolutamente fedele all’originale cinematografico. Perché Dirty Dancing, che sarà in scena fino al 28 dicembre al Teatro Nazionale di Milano (al momento non è previsto un tour) è davvero “The Classic Story On Stage”.

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Non ci sono dubbi che il lavoro svolto dai team creativi inglese e italiano per la ricerca di tutti i personaggi e dell’Ensemble (e qui cito: Federico Bellone, Produttore esecutivo e Direttore artistico; Simone Leonardi, Regista associato per l’Italia e parole italiane delle canzoni tradotte; Moira Piazza, Direttore del casting), a cui si è affiancata la supervisione di Eleanor Bergstein, si è dimostrato davvero ottimo. Non a caso, in occasione della conferenza stampa di presentazione dello show [qui i vedeo], la stessa Bergstein aveva dichiarato di essere rimasta molto colpita e soddisfatta della scelta.

Se però, da un lato, è inevitabile guardare lo spettacolo pensando alla pellicola cinematografica con Patrick Swayze e Jennifer Grey, dall’altra bisogna riconoscere al cast, tutto, una grande bravura nel non cadere nella trappola della pura imitazione.

Nulla da dire, ma anzi solo applausi per i numeri ballati che caratterizzano praticamente tutto lo show (le coreografie sono di Kate Champion): Gabrio Gentilini, che nella stagione 2012/ 2013 aveva vestito i panni di Tony Manero ne “La Febbre del Sabato Sera”, mostra nuovamente la sua attitudine per la danza: agilità nei movimenti e prestanza fisica, danno a Johnny, l’affascinante maestro di ballo, quello charme che ci si aspetta. Stesso discorso per Sara Santostasi, che riesce a rendere perfettamente la crescita “artistica” del suo personaggio: da ragazzina dolce ma determinata, che non muove un passo di danza, Baby diventa in poco tempo una talentuosa ballerina. Ma talentuosa è la stessa Santostasi che, nel 2011, si è classificata seconda alla settima edizione di “Ballando con le Stelle”.

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Tutta la successione di scene in cui Johnny insegna a Baby a ballare è, di fatto, un ritorno al passato. I due protagonisti danno vita a momenti intensi e allo stesso tempo di graziosa ilarità, grazie anche all’intervento di Penny/ Federica Capra, che per tutto lo spettacolo mantiene alti livelli performativi nel danzato e nel recitato, riuscendo ad essere sensuale e raffinata allo stesso tempo. Come si può non rimanere conquistati dalla scena dello specchio (sulle note di “Love is strange”) o da quella in cui Johnny accarezza il fianco di Baby, la quale scoppia a ridere? Davvero molto coinvolgenti e riuscitissime!

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Di fondamentale importanza è però tutto l’apparato scenico: le videoproiezioni vengono adeguatamente utilizzare per ricreare, di volta in volta, gli esterni del villaggio turistico: la foresta, il prato e l’immancabile scena dell’acqua dove Baby deve imparare la famosissima presa dell’angelo (forse, in questo caso, personalmente avrei optato per un espediente che rendesse più realistiche le ricadute in acqua. Ma la scena, comunque, mantiene la sua intensità).

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Come dicevo, Dirty Dancing non è solo Johnny e Baby/ Gabrio e Sara. Dirty Dancing è anche Robbie, il signore e la signora Houseman e tutti gli altri personaggi della storia che meritano di essere citati: Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman), Natalia Magni (Marjorie Houseman ), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Irene Urciuoli (Lisa Houseman), Rodolfo Ciulla (Neil Kellerman), Marco Stabile (Billy Kostecki), Renato Cortesi (Mr. Schumacher), Russell Russell (Tito Suarez), Giuseppe Verzicco (ensemble/Robbie Gould), Ilaria De Angelis (ensemble/Elizabeth), Pasquale Girone (ensemble/Jordan), Chiara Rosignoli (ensemble/Vivian Pressman), Aldo Esposito (ensemble/Moe Pressman), Lucia Blanco (ensemble), José Antonio Dominguez (ensemble), Sara Marinaccio (ensemble), Giusy Messina (ensemble), Paky Vicenti (ensemble), Azzurra Adinolfi (swing) e Thomas Signorelli (swing/dance captain).

La partitura musicale “seduce” e conquista. Le canzoni che ricordiamo nel film ci sono praticamente tutte, e la grinta di Marco Stabile e Ilaria De Angelis si percepisce dalla prima all’ultima nota. Per scelta della produzione sono infatti loro ad interpretare i brani dello show e non i due protagonisti. E sono proprio le loro voci a intonare la mitica (I’ve Had) The Time Of My Life, accompagnati da un’orchestra di otto elementi diretta dal maestro Simone Giusti. Emozione pura!

Dirty Dancing – The Classic Story On Stage ha proprio tutto, per tutti: romanticismo, sensualità, quella vena d’ironia che non guasta e, ovviamente, talento, tanto talento, che non potrà fare altro che crescere di replica in replica. Perché, come recita la battuta più famosa del copione, che in sala è stata percepita con grande emozione: “Nessuno può mettere Baby in un angolo”.

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Su Dirty Dancing – The Classic Story On Stage leggi anche:

Sito web dello spettacolo: www.dirtydancingmilano.it

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Fondatrice del blog di teatro "Vista Sul Palco". È laureata con Lode in Musicologia (Università degli Studi di Pavia) con specializzazione in teatro musicale contemporaneo (titolo della tesi: Jesus Christ Superstar: genesi, critiche e analisi dell'Opera Rock), ha conseguito un Master in Marketing per le Imprese di Arte e Spettacolo presso l'Università Cattolica di Brescia. È redattrice per testate di cultura e spettacolo e ha collaborato con alcune realtà teatrali cittadine per la comunicazione e la promozione di eventi: tra queste Teatro PalaBrescia (poi PalaBanco di Brescia e ora GranTeatro Morato) e Residenza Idra (Spazio TeatroIdra). Ha scritto per testate giornalistiche del settore economico-culturale, occupandosi prevalentemente di arte. Da anni si occupa di Comunicazione e Marketing svolgendo attività di Ufficio Stampa, Digital PR, Web Marketing e Social Networking, Community Manager per aziende di vari settori (Food, Fashon, Tourism and Hospitality, Health and Beauty). Ha insegnato Educazione Musicale in strutture per l'infanzia ed è insegnante in scuole secondarie di primo grado. Il teatro è la sua linfa vitale! ★ Sito web personale (attività e servizi offerti): www.luanasavastano.com

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