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Cristian Ruiz parla dei suoi prossimi progetti teatrali (e non): Intervista

Cristian Ruiz parla dei suoi prossimi progetti teatrali (e non): Intervista –

Cristian Ruiz

Cristian Ruiz è sicuramente uno dei performer  più versatili – e completi – del teatro musicale italiano. Il suo repertorio spazia da personaggi allegri e positivi a personaggi oscuri e minacciosi, portati tutti sulla scena con quella bravura che gli ha sempre permesso di ricevere ampi consensi da parte di pubblico e critica.

Ti ringrazio di questo, il mio mestiere è proprio quello di portare in scena quanta più “vita” possibile, dal bene al male, e cerco di farlo al meglio. Non è propriamente vero che la critica sia unanime sul mio lavoro: per qualcuno sono troppo “perbene” per altri troppo poco “presuntuoso”, ad alcuni piaccio molto, ho imparato ad ignorare certa critica a cui piace solo fare pettegolezzo e questo mi ha portato a migliorare molto professionalmente, non recito più per gli “addetti al livori”.

Cristian, attualmente sei impegnato con il musical “Priscilla la Regina del Deserto” che rimarrà al Teatro Manzoni di Milano fino ad ottobre. Qui interpreti Tick, una Draq Queen che, all’inizio dello spettacolo, sollecitato dalla ex moglie, decide di voler incontrare quel figlio che non ha mai conosciuto. Parte quindi da Sidney per Alice Springs insieme ai suoi amici Bernadette (Marco d’Alberti) e Felicia (Riccardo Sinisi). Già in scena dallo scorso maggio, dopo più di un mese di spettacolo quali sono le tue impressioni?
R: Finalmente riesco a convivere in pace con i cambi costume, che sono davvero tanti! A parte questo però riesco di più a godermi lo spettacolo e a viaggiare nel vero senso della parola col mio compagno Tick, che tira fuori tutta la mia voglia, finora repressa, di paternità. Raramente ho avuto dei partner in scena così complici e con i quali mi trovo così bene e credo questo si veda in scena. Loro mi hanno aiutato tantissimo ad entrare nel mondo di Priscilla ed io dal canto mio offro loro sorprese ogni sera… ci sono scherzi che faccio in scena (che in questa sede non posso dire…) che metterebbero in serio pericolo la professionalità di chiunque! Priscilla è uno spettacolo che ha una fidelizazione altissima, ed avere il pieno consenso da parte degli affezionati è per me il premio più grande. Sento che empatizzano col mio personaggio e tifano per me quando finalmente incontro Benji.

Completamente diverso è, invece, il personaggio che riprendi a interpretare in “Processo a Pinocchio”, una psico-commedia noir, scritta e diretta da Andrea Palotto, che sarà a Bologna in agosto. Parlaci del tuo personaggio, come l’hai caratterizzato?
R: “Processo a Pinocchio” è uno spettacolo che va visto, punto. Nel senso che è davvero difficile parlare del mondo pazzo di Pino e dei suoi parenti. Posso dire che ormai è parte di me. E’ un personaggio che è stato creato da Andrea Palotto e Marco Spatuzzi per me e come attore non potrei chiedere di meglio. Ho cercato di dare vita e alibi ad un bugiardo patologico, inconcludente e inestricabile, ma credo di esserci riuscito. E’ un mistero così grande salire su quel palco e stare a vedere ogni sera che cosa combinerà, se amerà o odierà il suo psicanalista Beppe e se onorerà le sue parcelle. Mi piace che il pubblico lo scopra ogni sera con me. Una cosa è certa: non avete mai visto nulla di simile a teatro, ecco perchè dovete esserci.

Sempre ad agosto sarai impegnato a Roma nel live show “Follie” insieme a Luca Giacomelli Ferrarini. Dal titolo ci aspettiamo qualcosa di “stravagante” e assolutamente divertente. Puoi anticiparci qualcosa su ciò che proporrete sul palco?
R: “Follie” è un recital che con Luca stiamo ultimando adesso, ma mettere insieme due teste come noi non è facile per cui ogni giorno ci telefoniamo con “Ho trovato un’idea nuova!” o “E se aggiungessimo questo?” per cui parlarne ora sarebbe riduttivo… vi posso solo dire che sentirete musica stupenda, che poche volte ci permettiamo di cantare (anche perchè questa volta la produzione ci ha lasciato carta bianca) e ci sarà qualche ospite. Non nego che mi piacerebbe far salire tutti sul palco a cantare con noi!

Nella tua carriera abbiamo visto che hai interpretato personaggi molto diversi tra loro. Oltre ai già citati, ricordiamo il Conte di Fersen in Lady Oscar François – Versailles Rock Drama, Potsie in Happy Days il musical, Simone Zelota nella precedente versione di Jesus Christ Superstar firmata Piparo e King Herod nell’ultima; e ancora Carl in Ghost il musical, Johann Tschudi ne L’Ultima Strega. Tra tutti qual è quello che, per natura, ti affascina maggiormente? Ti ritrovi di più nel ruolo del “buono” o del “cattivo”?
R: Non posso realmente scegliere, mi diverto molto a fare il cattivo ma la mia parte empatica mi spinge sempre a tifare per i ruoli da bravo ragazzo. Fatto sta che fino a qualche anno fa non mi avrebbero mai dato un ruolo da villain, qualche ruga in più ha fatto la magia e voilà. In Italia purtroppo i registi e i produttori tendono a continuare a chiamarti per le stesse tipologie di ruolo. Io sono stato abbastanza fortunato ed ho incontrato creativi che non hanno esitato a vedermi in vesti diverse dal solito, spero di non averli delusi, come di non aver deluso il pubblico. Non scordiamoci che se non ci fosse qualcuno che paga il biglietto, magari dopo aver fatto chilometri e lottato per un parcheggio, noi ce ne staremmo a casa e io questa intervista la farei con mio padre. Quale ruolo mi affascina di più? E’ stato molto complicato entrare nei panni di Johann Jacob Tschudi, un personaggio realmente esistito, di grande cultura e istinto illuminista che però si fa trascinare dai suoi bassi istinti, un personaggio sfaccettato. In più “L’ultima Strega” ha delle musiche bellissime ma di difficile esecuzione tecnica per cui ogni sera era davvero una bella sfida. Una sfida che riprendererei domani stesso se ce ne fosse la possibilità, ma mai dire mai!

Nella prossima stagione teatrale, ormai imminente, dove ti vedremo o rivedremo?
R: Sicuramente sarò ancora Tick in Priscilla nelle date romane e a Novara, c’è in progetto un bellissimo monologo per il quale stiamo cercando una location adatta (e questa volta ho davvero intenzione di stupirvi) e finalmente un mio progetto musicale con una piccola ma molto affiatata band swing che io adoro. Sulla mia Pagina Ufficiale di Facebook ci sono tutte le news, perchè qui, come vedete, cambia tutto da un giorno all’altro. Vi aspetto!

Ringrazio molto Cristian Ruiz per questa bella intervista. Ora non mi (non ci) resta che andare a vederlo a teatro; in attesa di scoprire i suoi prossimi progetti. Ringrazio anche l’Ufficio Stampa per questa opportunità.

Pagina Facebook ufficiale di Cristian Ruiz -> www.facebook.com/cristianruizofficial

Intervista a cura di Luana Savastano

Biografia

Cristian Ruiz è uno dei più affermati e completi performer di teatro musicale in Italia. La sua carriera inizia già all’età di 8 anni quando intraprende lo studio della danza classica che lo porta presto ad avvicinarsi alla Jazz Dance e a tutto quello che riguarda il palcoscenico. Si trasferisce per i suoi studi negli Stati Uniti, avendo così la possibilità di essere vicino a maestri internazionali di primordine nello spettacolo come Terry Beeman, Debbie Allen e Susan Stroman, tutti coreografi e registi di acclamati spettacoli di Broadway.
Studia recitazione a New York al NY Movie Center e a Roma con Beatrice Bracco.

Le sue collaborazioni sono molteplici e su più livelli: “Grease” al fianco di Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, diretto da Saverio Marconi; “La febbre del sabato sera” per la regia di Massimo Romeo Piparo; “Jesus Christ Superstar” con Matteo Becucci (X Factor) e Simona Bencini (Dirotta su Cuba); “Alta Società” ,come protagonista a fianco di Vanessa Incontrada; “Vivere” la celeberrima soap opera in onda su Canale 5; “Sanremo Estate” condotto da Pippo Baudo per RaiUno, come performer in “Domenica In” sempre su RaiUno con Lorena Bianchetti, oltre alle tantissime esperienze in teatro vicino ai più grandi nomi come il recente “Il Vizietto” come coprotagonista con Massimo Ghini e Cesare Bocci.
Ha interpretato il ruolo del perfido Carl Bruner nella produzione italiana di “Ghost” prodotto da M.A.S ed è il protagonista della acclamata psico commedia noir “Processo a Pinocchio” con la regia di Andrea Palotto. Ha preso parte, come attore principale, alla action serie web “Mind” presentata al Roma Fiction Fest.

Cristian dedica il suo talento equamente al canto, alla danza e alla recitazione, rivelandosi così uno dei pochi artisti realmente completi nel panorama dello spettacolo in Italia.

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Fondatrice del blog di teatro "Vista Sul Palco". È laureata con Lode in Musicologia (Università degli Studi di Pavia) con specializzazione in teatro musicale contemporaneo (titolo della tesi: Jesus Christ Superstar: genesi, critiche e analisi dell'Opera Rock), ha conseguito un Master in Marketing per le Imprese di Arte e Spettacolo presso l'Università Cattolica di Brescia. È redattrice per testate di cultura e spettacolo e ha collaborato con alcune realtà teatrali cittadine per la comunicazione e la promozione di eventi: tra queste Teatro PalaBrescia (poi PalaBanco di Brescia e ora GranTeatro Morato) e Residenza Idra (Spazio TeatroIdra). Ha scritto per testate giornalistiche del settore economico-culturale, occupandosi prevalentemente di arte. Da anni si occupa di Comunicazione e Marketing svolgendo attività di Ufficio Stampa, Digital PR, Web Marketing e Social Networking, Community Manager per aziende di vari settori (Food, Fashon, Tourism and Hospitality, Health and Beauty). Ha insegnato Educazione Musicale in strutture per l'infanzia ed è insegnante in scuole secondarie di primo grado. Il teatro è la sua linfa vitale! ★ Sito web personale (attività e servizi offerti): www.luanasavastano.com

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